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Discorso di Fine Anno del Capo di Stato della Nazione Veneta

Cari concittadini e concittadine, è con il cuore colmo di emozione che mi rivolgo a voi oggi, in questo epico momento di riflessione e di celebrazione. L’anno che ci lasciamo alle spalle è stato un viaggio intenso, un capitolo significativo della nostra storia, un anno in cui abbiamo visto la fiamma della nostra identità veneta brillare più luminosa che mai.…..

Mappa dello Stato Veneto

Un popolo autodeterminato può essere definito come un gruppo di individui che esercita il diritto di autodeterminazione, ovvero la capacità di decidere autonomamente il proprio destino politico, sociale ed economico. Questo concetto implica che il popolo abbia il diritto di scegliere liberamente la propria forma di governo, di gestire le proprie risorse e di definire la propria identità culturale e nazionale senza l’imposizione da parte di forze esterne.

In un contesto più ampio, l’autodeterminazione è spesso associata a movimenti di liberazione nazionale e a lotte per i diritti e l’autonomia di minoranze etniche o culturali. Alcuni elementi chiave che caratterizzano un popolo autodeterminato includono:

Identità Culturale: La consapevolezza e la valorizzazione della propria cultura, lingua e tradizioni.

Partecipazione Politica: La possibilità di partecipare attivamente alla vita politica e alle decisioni che influenzano la comunità.

Sovranità: La capacità di governarsi autonomamente e di fare scelte indipendenti.

Diritti Umani: Il rispetto e la protezione dei diritti fondamentali di ogni individuo all’interno della comunità.

In sintesi, un popolo autodeterminato è un gruppo coeso che cerca di vivere in conformità con le proprie aspirazioni e valori, esercitando il diritto di decidere il proprio futuro in modo indipendente.

Popolazione

La popolazione dello Stato Veneto è di oltre 10 milioni di abitanti.

Festa nazionale

Il giorno 25 aprile ricorre la Festa Nazionale di San Marco.

La nostra bandiera

L’Inno Nazionale Veneto

“Il Veneto è storicamente la lingua del Popolo veneto“: questa la definizione che la legge approvata dal Consiglio Regionale dà della lingua veneta che intende tutelare, valorizzare e promuovere. Una lingua fatta di tante parlate e di tanti dialetti che hanno in comune la stessa radice linguistica.

Un patrimonio culturale da tutelare e valorizzare in adesione e nel rispetto del dettato della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie e di cui la Regione si impegna a favorirne la conoscenza e la diffusione con tutta una serie di attività dirette.

Si potrà studiare facoltativamente a scuola e, per gli insegnanti, saranno apprestati corsi di formazione, ne sarà codificata la grafia ufficiale e il suo uso nella toponomastica. La Regione si impegna a favorirne e promuoverne l’insegnamento e l’apprendimento, l’informazione giornalistica e radiotelevisiva, la creazione artistica, l’edizione e la diffusione di libri e pubblicazioni, l’organizzazione di specifiche sezioni nelle biblioteche pubbliche, la ricerca, lo svolgimento di attività e incontri per il suo uso e conoscenza.

Una lingua abitualmente parlata da sette abitanti su dieci della Regione, ovvero da circa 3 milioni di persone oltre che in numerose comunità in tutto il mondo; in Veneto è scritta una parte cospicua dei documenti che riguardano la stessa storia d’Italia, quella fatta delle relazioni dei diplomatici della Serenissima, la più longeva Repubblica dell’umanità. In Veneto scriveva uno dei più grandi commediografi di tutti i tempi,  Carlo Goldoni, rappresentato in tutto il mondo, e scrive uno dei più grandi poeti viventi, Andrea Zanzotto; in Veneto, prima ancora che esistesse l’italiano, sono stati scritti per secoli i contratti commerciali internazionali, custoditi in Grecia, Turchia e in tutta l’area del mediterraneo.

Per approfindire visitate la pagina di Wikipedia “Governo della Repubblica di Venezia”

Sede istituzionale Palazzo Ducale

Sede del Banco Nazionale Veneto San Marco -Palazzo della Zecca

Il Palazzo della Zecca è un edificio pubblico di Venezia, affacciato sul molo marciano. Edificato nel Cinquecento su progetto di Jacopo Sansovino, fa oggi parte della Biblioteca Nazionale Marciana.

L’autonomia è il diritto di un’entità territoriale, di gestire i propri affari interni. In un contesto di autodeterminazione, l’autonomia implica che un popolo o una comunità abbia il controllo su aspetti come:

Economia: Il diritto di gestire l’economia locale, compreso il controllo delle risorse naturali, la gestione fiscale e la promozione del benessere economico.

Legislazione: La possibilità di creare leggi che riflettano i bisogni e i valori locali.

Amministrazione: La gestione dei servizi pubblici e delle risorse in modo indipendente, come l’istruzione, la sanità, la polizia, e altre funzioni governative.

L’autogoverno va oltre l’autonomia, e si riferisce al diritto di un popolo o di una comunità di governare se stesso senza dipendere da un’autorità esterna. Questo concetto implica il pieno esercizio della sovranità, ovvero la capacità di definire la propria forma di governo: se il popolo decide di stabilire un sistema politico proprio, può essere una repubblica, una monarchia, una democrazia diretta o una forma di governo particolare.

Definire la propria forma di governo: Se il popolo decide di stabilire un sistema politico proprio, può essere una repubblica, una monarchia, una democrazia diretta o una forma di governo particolare.

Gestire le proprie risorse: Oltre alla gestione economica, implica la possibilità di prendere decisioni politiche e sociali fondamentali senza il controllo esterno.

Difendere l’indipendenza politica: In un contesto di autogoverno, un’entità politica è libera di interagire con altri Stati e organizzazioni internazionali secondo i propri interessi e le proprie leggi.

Quando uno Stato in autodeterminazione raggiunge l’autogoverno, si considera che abbia acquisito la piena sovranità.

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